Cerca nel blog

Visualizzazioni

Dire, fare, drenare..

Così, anche un'altra festa del papà è passata senza che tu sia papà. Senza che ti abbia fatto trovare un bigliettino con "sei il mio campione.. il mio esempio.. il mio amore..", ma con tanta speranza nel cuore.
Ad maiora avrebbe detto la mia maestra delle elementari, perchè la nostra situzione può solo migliorare; anche ora che sei un pò giù perchè non sei felice della questione lavorativa; anche quando mi vedi stanca e con gli occhi spenti; può migliorare e aumentare il nostro amore e affiatamento; può migliorare anche il modo di farmi la puntura, infatti quella di ieri sera, è andata meglio del giorno precedente; può migliorare la mia cellulite (no, ma magari non peggiorare). Ad maiora!

Ieri quando mi hai detto che mi venivi a prendere dopo il lavoro caro Mr. P., ero molto contenta, ma visto che facevi tardi, un pò piccata ti ho chiamato ricordandoti che "io tra 20 minuti devo essere a casa", per quell'appuntamento, che tu ovviamente avevi scordato.
E allora, mentre spadellavo la cena, mi è venuto da chiederti: "ma tu come stai? Come vivi questo momento?". Veramente è stata mamma che nel pomeriggio mi ha fatto fare questo pensiero, e non sapevo come risponderle, se non con un banale "sta bene, mi sostiene". Ma tu davvero, come ti senti? Mi hai guardato con quegli occhi stanchi dal lavoro e mi hai detto che "mi sento inutile, perchè stai facendo tutto tu. E ti ammiro, ma non posso fare nient'altro che aspettare.. che arrivi il momento in cui sia davvero partecipe".
E allora tu non lo sai, ma ieri ho visto una piccola processione in onore di San Giuseppe e ho pregato anche lui, perchè mi sono rivolta a tante Sante ma mai a lui, che forse è il padre che più rappresente le nostre coppie, quelle della PMA: sarà padre nella crescita, senza aver commesso l'atto (si ok, avete ragione, è un pò differente la cosa, volevo solo dare un'idea).

Ma sarà anche Ad maiora la mia situazione drenante? Cioè, stamattina mentre ammiravo il buco di ieri sulla pancia, l'ho trovata più gonfia del normale (facendo riferimento alla stessa condizione nei giorni precedenti, in cui mi sentivo quasi "magra"), infatti la sensazione di gonfiore all'addome e al seno, la stanchezza e la ritenzione idrica alle gambe, sono i sintomi più comuni in questa fase.
Le stimolazioni ormonali possono causare vari disturbi, ma i sintomi variano e sono legati al dosaggio del medicinale. In linea generale, è normale una condizione di ritenzione idrica (che può dare aumento di peso su 1-1,5 kg).
Più che di queste sciocchezze, bisogna invece stare attenti alla questione della sindrome da iperstimolazione ovarica. Questo fenomeno, comporta un aumento volumetrico delle ovaie, con produzione di liquido all'interno dell'addome e comparsa di sintomi (dolore, senso di peso, difficoltà alla respirazione, diminuzione della diuresi). In rari casi, questa sindrome essere estremamente grave e per questo viene condotto ogni sforzo per limitarne l'incidenza.
Quindi, in questo caso (ma sempre in generale nella vita), bisognerebbe assumere molti liquidi. Bere Gatorade o acqua naturale, reintegrare ecco. L'acqua nuova espelle qualla vecchia (e riduce la ritenzione).

Quando si inzia la stimolazione (quindi il mio DAY 1), i farmaci aiutano le ovaie a produrre più follicoli di quelli che arriverebbero naturalmente a maturazione, ovvero uno solo per ciclo o al massimo due, in genere alternandosi; cioè un ovaio produce un follicolo, poi si riposa un mese in cui il follicolo viene prodotto dall'altro ovaio (alternanza non perfetta, dipende da tanti motivi). Facciamo un attimo di chiarezza: il follicolo e l'ovocita, o ovulo, non sono la stessa cosa. Il follicolo è la vescichetta nella quale matura l'ovocita. Il follicolo raggiunge dimensioni piuttosto grandi (quando si ovula, si aggira tra i 17 e 20 mm), mentre l'ovulo che contengono è un puntino.

Ok, DAY 2 andato, ora inziamo la routine che ci regala la stimolazione, credo che non ci si annoi e sia normale un pò di malessere! Ma quello che mi aspetta fa parte di "cose gestibili", se poi si pensa al motivo che ti spinge ad affrontarle, ancora di più!

Ps: Ieri all'ora di pranzo ho ricevuto la chiamata del Centro, e mi hanno detto di ripetere l'iter di ieri giovedì. Poi la persona al telefono (non so se sia dottoressa, segretaria, biologa..), mi fa “signora a lei e suo marito manca un esame, era nella lista che vi abbiamo mandato ma non lo avete fatto”. Sono sbiancata, mi sono sentita mancare la terra sotto i piedi. Mi da tutti i dati per rifare i prelievi, ma per fortuna dopo 10 minuti mi richiama, che si erano sbagliati, c’è tutto. Sospiro di sollievo.

Nessun commento:

Posta un commento

Etichette

aborto (23) adozione (2) alimentazione (9) amicizia (28) amore (212) analisi (57) ansia (57) attesa (156) bambini (98) cibo (8) cinema (8) coppia (163) coraggio (117) daybyday (150) dieta (5) donna (99) emozioni (184) eterologa (32) famiglia (138) fecondazione (138) fertilità (74) figlio (132) film (9) fratello (3) genitore (94) giorno (36) gravidanza (28) io (86) letture (9) maternità (174) matrimonio (71) musica (6) ormoni (60) ovodonazione (25) paura (37) pensieri (120) pianto (35) PMA (192) puntura (35) ricordo (17) sentimenti (169) social (13) sport (5) stimolazione (64) televisione (10) vita (267)